INTRODUZIONE
Comunemente, il termine hip hop, viene associato esclusivamente ad un genere musicale. In realtà, quando si parla di hip hop, ci si riferisce a un movimento culturale non violento di ben più ampio respiro, nato nei primi anni ’70 a New York (più precisamente nei quartieri di South Bronx e Harlem).
In una situazione di disagio come quella in cui riversavano le periferie delle metropoli americane, troviamo gli esponenti di questa cultura, i quali attraverso la musica, la danza, l’arte e lo sport scovano un diversivo alla violenza per ritagliarsi il loro posto all’interno della società.
Il progetto “Walk This Way” nasce per costruire un progetto concreto di integrazione delle culture extracomunitarie, tramite il coinvolgimento dei giovani della città e tramite la riattivazione della vita sociale in zone e ambienti trascurati negli ultimi anni di amministrazione.
Non è nostra intenzione paragonare la situazione del Bronx statunitense alla zona GAD ferrarese, ma è nostra intenzione ispirarci ad un modello sociologico e culturale di rinascita sociale, per dare vita concreta ad un nuovo modo di vivere questa “zona calda” che troppo spesso è stata abbandonata a se stessa, conquistata dalla microcriminalità.
L’Hip Hop Fest non vuole presentarsi come “la soluzione” alla criminalità e al degrado, ma come uno strumento che possa accompagnare Ferrara nel cambiamento.
OBIETTIVI
CULTURA – Far conoscere quelli che sono gli aspetti che compongono la cultura hip hop, andando ad esaltarne le basi artistiche che l’hanno portata alla fama mondiale odierna. Dalla musica alla danza, passando dalla street art e dalla cultura sportiva.
TURISMO – Riteniamo che questo festival possa entrare a far parte del lungo fil rouge delle manifestazioni ferraresi, prolungando il flusso di turisti che supportano con la loro permanenza in città il business dei commercianti di qualsiasi settore merceologico.
SOCIALE – Facendo vivere al festival, oltre al centro storico, i quartieri maggiormente martoriati dalla micriminalità (spesso appannaggio degli extracomunitari per mancanza di capacità nel creare lavoro per loro e reali opportunità di integrazione), punteremo sul coinvolgimento tramite silenziosa proposta di un’alternativa culturale e sportiva, scoraggiando la delinquenza con presenza costante di persone accomunate dalla voglia di stare insieme.
ORGANIZZAZIONE E TEAM
Si ha la certezza di poter offrire un prodotto qualitativamente d’eccellenza grazie all’ambizione di coinvolgere un team organizzativo d’eccellenza, consegnando ogni singolo nucleo tematico a professionisti del settore.
Ecco di seguito i nuclei cardine dell’Hip Hop Fest:
ARTE – All’hip hop, come cultura popolare, non si può negare il riconoscimento dell’importanza che ha avuto nell’affrontare tematiche care alle élite intellettuali. La nostra proposta è quella di dislocare nell’esposizione artistica o performativa i temi chiave della cultura hip hop e creare un percorso che vada a indagarli e raccontarli attraverso un linguaggio differente da quello musicale (con il quale ha iniziato a svilupparsi). Impossibile non citare, come esempio, la street art.
MUSICA – Vista l’attualità del fenomeno rap, che coinvolge giovani e giovanissimi, sarebbe opportuno dargli risalto attraverso esibizioni di artisti emergenti legati al mondo dell’hip hop, creare percorsi di conoscenza delle sue origini, dele sue evoluzioni, e il suo ruolo sociale nelle varie parti del mondo. Concretamente proponiamo una serie di concerti ed eventi tra il centro città e i quartieri più in difficoltà, con la possibilità di dare spazio ad artisti di strada sul modello del Buskers Festival.
DANZA – Nella danza Hip Hop, le basi dei balli africani e della capoeira, della rumba e della salsa si fondono con movimenti della tap dance, delle arti marziali e della ginnastica acrobatica.
Partendo da questo concetto di “fusione”, si vuole presentare un percorso che vada a raccontare della sua nascita, della sua evoluzione, e delle sue diverse forme di espressione.
L’idea è quella di organizzare sia spettacoli di danza, che di adibire zone della città al ballo di strada, iconico della cultura hip hop americana.
SPORT – Attraverso l’organizzazione di un torneo di Basket che coinvolga tutte le frazioni del comune di Ferrara, ispirandoci al format bolognese di “Not in my house”, vorremmo dare risalto allo sport maggiormente legato alla cultura dell’hip hop.
Per dare a questo torneo un risvolto sociale, immaginiamo di ospitarlo nei campi di basket da strada (playground) che tappezzano il territorio ferrarese.
Per farlo, si necessita di un intervento di potente restyling di questi impianti, attrezzando i campi non regolamentari affinchè diventino tali, e manutenendo minuziosamente i campi già regolamentari affinchè possano essere vissuti a pieno.
Con un’illuminazione efficace, e coinvolgendo le tantissime associazioni sportive della città, immaginiamo di dare i playground in gestione a queste ultime in cambio di agevolazioni fiscali e di prezzi più bassi per l’affitto di strutture sportive comunali.
Così facendo i campi verrebbero maggiormente vissuti, lo sport verrebbe incentivato, si allontanerebbe la microcriminalità da quelle zone e si farebbero risparmiare le società in cambio di un servizio per la comunità.
Non immaginiamo un festival che si consumi esclusivamente nei suoi giorni di manifestazione effettiva, ma immaginiamo un festival che sappia costruire un vero e proprio “road to…” di promozione e di attività collaterali per essere un costante motore di energia e coinvolgimento per i giovani e per la città.
Nella fase del “road to festival” durante il primo periodo estivo, si vogliono organizzare attività sportive e musicali di promozione.
Il festival avrà il suo team di marketing, di media production con videomaker e fotografi, e il suo team di PR per la promozione nelle scuole e nelle università.
Non dare nulla per scontato riteniamo che sia l’unico modo per non cadere in un’autoreferenzialità che negli anni ha rovinato non solo la nostra amata Ferrara, ma che ha fatto anche affievolire, anno dopo anno, la fiamma che ardeva nei cuori dei nostri festival storici.
BOZZA DEL PLANNING
GENNAIO/MARZO 2020 – Incontri con gli studenti di tutta la città, dalle scuole secondarie di primo grado all’università, confronti su alcune tematiche socio-culturali riguardanti il progetto (e dove possibile, richiedere la partecipazione attiva dei ragazzi con workshop) presentazione del programma completo del festival e inizio promozione sulle piattaforme digitali.
GIUGNO/LUGLIO 2020 – Partenza del torneo di basket che si svolgerà all’interno dei playground situati nelle zone di periferia e nel centro della nostra città. Si ipotizza di coinvolgere le strutture e le aree di: Barco, Viale Krasnodar, Villa Fulvia, San Benedetto, Grattacieli. Durante le partite e le giornate del torneo, in contemporanea, partenza dei primi eventi musicali e di danza, per favorire e trasmettere lo spirito di aggregazione di cui l’hip hop è padre.
Sport e musica per tutti, a partire dai 6 anni d’età.SETTEMBRE 2020 – Settimana dedicata al festival vero e proprio. Conferenze, workshop, proiezioni, mostre, esibizioni musicali, esibizioni di danza, performance ed experience artistiche in pieno centro storico.
Predisposizione di ambienti per ospitare proiezioni di film/docufilm.
Finali del torneo di basket.
Contest di danza con crew hip hop.